Napoli, Stadio San Paolo | Domenica, 28 Aprile 1963 | ||||
Pacifico Cuman |
Napoli - Modena 0-2 |
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Antonio Girardo |
(a tavolino) |
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Dolo Mistone | |||||
Pierluigi Ronzon | |||||
Mauro Gatti | |||||
Gianni Corelli | |||||
Amos Mariani | |||||
Humberto Jorge Rosa (Arg) | |||||
Ugo Tomeazzi | |||||
Achille Fraschini | |||||
Giovanni Fanello | |||||
All. | Bruno Pesaola (Arg/Ita) | ||||
D.T. | Eraldo Monzeglio | ||||
note: al 68' la partita viene interrotta per invasione di campo. Al momento
dell'interruzione il Modena conduceva per 2-0 con reti di Pagliari al 26' e
di Bruells al 61'. Il Napoli aveva protestato per un'irregolarità nell'azione del raddoppio del Modena e per una serie di interventi da rigore in area modenese. A seguito dell'invasione di molti facinorosi in campo, diversi giocatori del Modena riportano ferite. Molti osservatori hanno voluto interpretare la condotta dell'arbitro Campanati come la ritorsione per la promozione in A della stagione precedente, avvenuta con la "macchia" del tentativo di corruzione prima dell'incontro Verona - Napoli. Pesante il sospetto però sulla responsabilità del presidente Lauro, in quanto i facinorosi sarebbero appartenuti al gruppo dei suoi "fiancheggiatori". L'intento sarebbe stato quello di punire i napoletani per il mancato appoggio elettorale. In seguito, oltre alla sconfitta a tavolino, il campo del Napoli verrà squalificato fino a tutto il 1963, la società è stata condannata a risarcire i danni eventualmente occorsi all'arbitro, ai guardalinee ed ai giocatori ospiti nonché a provvedere ad una adeguata sistemazione del campo di gioco. Pesaola ed il massaggiatore Beato vengono squalificati a tutto giugno 1963, Mistone per una giornata, Rosa ammonito, Corelli e Cuman multati di 20 mila lire ciascuno. Si trattò probabilmente del giorno più nero di tutta la storia del Napoli, precedente ed anche successiva. Di seguito l'articolo de "L'Unità". Gravissimi incidenti hanno turbato il regolare svolgimento delle partite di calcio a Salerno e Napoli. I fatti più dolorosi sono accaduti a Salerno ove il bilancio ancora non definitivo è di un morto e di 57 feriti. Gli incidenti a Salerno sono accaduti al 33' della ripresa mentre la Salernitana era in svantaggio per 1 a 0 di fronte al Potenza, leader della classifica del girone C della Serie C: i tifosi campani avevano già tumultuato diverse volte ritenendo di essere stati danneggiati dall'arbitro per la convalida del goal avversario (segnato in posizione di sospetto fuorigioco) e per la mancata concessione di un paio di rigori, quando a 12' dalla fine si verificava il primo incidente. Scavalcata la rete di protezione un giovane entrava in campo e si dirigeva di corsa verso l'arbitro: veniva però bloccato dai giocatori e consegnato alle forze di polizia. La situazione a questo punto sembrava avviata a ristabilirsi prontamente sennonché i brutali maltrattamenti inflitti dai poliziotti all'isolato invasore sotto gli occhi di 20 mila persone finivano per scatenare la reazione della folla: decine di persone si precipitavano in campo, e il terreno di gioco si trasformava nel teatro di una battaglia senza esclusione di colpi. Intervenivano le camionette della Celere, intervenivano gli idranti, venivano lanciati i candelotti lacrimogeni: ma più brutali erano i mezzi di repressione poliziesca più violenta era la reazione della folla. Conclusione: fino alle ore 20 il campo di gioco era ancora invaso dalla folla. I giocatori del Potenza si trovavano asserragliati negli spogliatoi, la lista dei feriti si allungava di minuto in minuto. Meno gravi e diversi nella sostanza gli incidenti di Napoli ove si sono registrati 40 feriti: se a Salerno la folla infatti ha avuto almeno una giustificazione per essere stata provocata dalla brutalità delle forze di polizia, a Fuorigrotta il comportamento degli scalmanati che hanno invaso il campo (pare siano stati 500 e quasi tutti "lazzaroni del re", cioè i fedelissimi di Lauro) non ha avuto nessunissima attenuante. Gli esagitati si sono scagliati non solo contro l'arbitro e contro i giocatori ospiti, ma hanno persino devastato le attrezzature strappando le reti ed i pali delle porte, dando fuoco ai cartelloni pubblicitari, frantumando le vetrate. E' sembrato che un'orda di vandali fosse passata sul povero stadio: e poi sono intervenuti i poliziotti a fare il resto. Visto vano il ricorso ai candelotti lacrimogeni e agli idranti (i candelotti venivano rilanciati contro gli agenti e gli idranti sono stati loro strappati di mano) la polizia ha fatto intervenire le jeeps che hanno eseguito furibondi caroselli sul terreno verde normalmente riservato alle evoluzioni dei calciatori. Pian piano gli animi si sono poi placati: ma che spettacolo desolante offriva il povero stadio al calar della sera! E quali prospettive paurose si aprono davanti al Napoli: non solo la partita con il Modena gi sarà data persa anche a tavolino ma è sicura in più una squalifica del campo per un periodo abbastanza lungo. Ciò vuol dire che il baratro della retrocessione si spalanca sotto i piedi del Napoli, conseguenza prima della folle politica di Lauro e poi dell'impresa dei suoi lazzaroni.
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